Conversione digitale-analogico
A. Costantini | (la videolezione) Una volta che disponiamo dei campioni di un segnale analogico memorizzati in formato digitale. ad esempio su un file, possiamo, a partire da questi, generare un nuovo segnale analogico utilizzando un convertitore digitale-analogico (DAC). Quest'ultimo genera, per ogni campione memorizzato (consistente in una sequenza di bit) una tensione corrispondente. La tensione rimane costante finché non viene preso in considerazione il campione successivo che porterà la tensione ad un nuovo valore e così via. Ne deriverà una forma d'onda fatta 'a scalini' che ricostituisce il segnale originario, come descritto nella figura in basso.

L'ultima operazione che dobbiamo compiere consiste nel rimuovere gli scalini che sappiamo essere brusche transizioni. Ciò corrisponde ad avere frequenze componenti molto elevate che dunque possono essere rimosse da un filtro passa basso con banda adeguata chiamato appunto filtro di ricostruzione, in modo da lasciare passare solo le frequenze del segnale originario. Nella videolezione si produce un segnale sinusoidale con un DAC a resistori pesati interfacciato con Arduino.