Cos'è il digitale?

A. Costantini | Quante volte negli ultimi anni abbiamo sentito parlare di “rivoluzione digitale”, “divario digitale”, “tv digitale”, “scuola digitale”, ecc… Ma cos’è il digitale? Sappiamo tutti che la parola “digitale”, così tanto di moda, ha qualcosa a che vedere con i computer. Ebbene si: digitalizzare vuol dire tradurre le informazioni nel linguaggio dei computer (da Treccani enciclopedia per ragazzi). Digitalizzare un suono, un’immagine, un filmato o un testo (le cosiddette “informazioni”) significa trasformarli in una sequenza di numeri che può essere archiviata o modificata con un computer, conservata a lungo o trasmessa a distanza mediante la rete. I dischi in vinile, i film in videocassetta, gli album fotografici e i libri, che un tempo riempivano enormi scaffalature, oggi sono conservati nelle memorie dei computer, dei tablet, degli smartphone o su qualche grosso computer su Internet. Di questi tempi, modificare una foto, registrare un suono o tagliare un filmato è assolutamente un gioco da ragazzi. Attenzione pero! Digitale non ha nulla a che fare con il dito, ma viene dall’inglese digit che significa “cifra”. Parliamo ovviamente di numeri nel linguaggio dei computer, cioè numeri espressi in codice binario, ossia sequenze di 1 e 0 (i famosi bit). Il codice 1100, ad esempio, nel linguaggio del computer potrebbe rappresentare quello che noi conosciamo come il numero 12, così come il codice 1101 potrebbe essere il numero 13. Perché un linguaggio fatto di bit? Perché un computer è fatto di circuiti elettronici e il bit è la forma più naturale per rappresentare la presenza di corrente (1) o l’assenza di corrente (0). I progressi passati, ma anche quelli futuri, in campo digitale derivano dall’evoluzione della microelettronica, che realizza circuiti (processori, memorie, ecc…) sempre più performanti in spazi sempre più ristretti. L'articolo su casertasera.it.