Le logiche a contatti

A. Costantini | (la videolezione) Gli automatismi industriali possono essere realizzati utilizzando due diverse tecniche: la logica cablata o quella programmata.
La logica cablata consiste nel realizzare l’automatismo collegando elettricamente, secondo uno schema funzionale, gli elementi costituenti l’automatismo stesso cioè bobine, relè, teleruttori, elettrovalvole e temporizzatori, nonché pulsanti, finecorsa e contatti ausiliari. Con la  logica cablata una qualsiasi modifica della sequenza logica richiede una modifica dei collegamenti con un conseguente impegno temporale ed economico non indifferente.
La logica programmata consente la realizzazione degli automatismi mediante programmi invece che con circuiti cablati. Utilizzando tale tecnica il lavoro di cablaggio è ridotto unicamente al collegamento degli ingressi (pulsanti, finecorsa, fotocellule, ecc) e delle uscite (bobine di relè, teleruttori, elettrovalvole ecc). I dispositivi fisici che realizzano la funzione specifica sono sostituiti da un programma immagazzinato nella memoria di computer ad uso industriale chiamati PLC. Ogni modifica della sequenza logica può essere fatto in modo semplice e veloce agendo sulle istruzioni del programma senza modificare i collegamenti.
La logica cablata dei sistemi elettromeccanici può quindi essere sostituita con una logica programmata da scrivere di volta in volta in base alle specifiche esigenze che si presentano nel ciclo di vita di un sistema.