L'aborto
Prof.ssa Contenti I Sulla base di riferimenti scritturali e apostolici, i cattolici hanno sempre considerato la vita un dono del Signore, e dunque un bene in sé di cui all'uomo non è dato disporre: ne consegue che l'aborto, in quanto «uccisione deliberata e diretta, comunque venga attuata, di un essere umano nella fase iniziale della sua esistenza, compresa tra il concepimento e la nascita» è un omicidio ed è considerato un peccato mortale particolarmente grave, in quanto con questa scelta l'uomo si oppone alla virtù della giustizia e viola direttamente il precetto divino «non uccidere». Allo stesso modo i cosiddetti metodi di contraccezione d'emergenza, che impediscono l'annidamento del concepito nell'utero materno, vengono considerati abortivi poiché pongono fine alla vita del nascituro nella primissima fase del suo sviluppo. Papa Giovanni Paolo II ha spiegato la posizione cattolica nell'enciclica Evangelium Vitae, specialmente nei numeri 58-63 e 68-74. Nella Costituzione pastorale Gaudium et Spes, uno dei principali documenti del Concilio Vaticano II, al riguardo dell'aborto si afferma: «... Dio, padrone della vita, ha affidato agli uomini l'altissima missione di proteggere la vita: missione che deve essere adempiuta in modo degno dell'uomo. Perciò la vita, una volta concepita, deve essere protetta con la massima cura; l'aborto e l'infanticidio sono delitti abominevoli.» Nella nota del 1993 Circa l'"isolamento uterino" ed altre questioni, emessa dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, guidata dall'allora cardinale Joseph Ratzinger, si afferma che è lecito eseguire l'asportazione dell'utero nel solo caso in cui il suo danneggiamento (in seguito al parto, per esempio) rappresenti un grave pericolo attuale per la vita o la salute della donna. Questa pratica (o l'equivalente legatura delle tube) non è ammessa in mancanza di un pericolo in atto, come misura preventiva per la salute della donna in caso di gravidanza futura, perché, mancando una ragione terapeutica attuale, tale pratica si configurerebbe come « sterilizzazione diretta», sempre vietata dalla morale cattolica. Vi propongo un approfondimento sul tema.