Circuiti integrati digitali
A. Costantini | (la videolezione) Con la microelettronica l'implementazione delle funzioni logiche ha avuto il suo sviluppo più
ampio e innovativo. Il motivo risiede nella quasi illimitata possibilità di miniaturizzazione offerta
dalle tecnologie dei circuiti integrati. Si pensi che i “vecchi” microprocessori Intel 80486 e
Motorola 68040 contengono in un unico chip circa 1 200 000 transistori e il Pentium ben 3 100 000
transistori.
I componenti elettronici base costituenti i vari circuiti integrati digitali sono i transistori BJT e
MOSFET. Fino a qualche tempo fa si poteva affermare che ad una maggiore densità d’integrazione
dei MOS, dovuta alle dimensioni più ridotte, si contrapponeva una velocità di funzionamento
notevolmente più elevata dei BJT.
Le tecnologie più recenti hanno però portato la velocità di funzionamento dei MOS a competere
con quella dei BJT, le cui dimensioni d'altro canto vanno riducendosi sempre più. In questo quadro
di costante evoluzione si può in ogni caso dire che la tecnologia MOS è tuttora di gran lunga
predominante nell'alta e altissima scala d’integrazione (LSI e VLSI), mentre nella piccola e media
scala (SSI e MSI) si assiste ad una competizione molto spinta fra le due tecnologie.