Classificazione dei sistemi

M. Ciaramello | ( la videolezione) Affrontando la questione in termini intuitivi e non addentrandosi quindi in considerazioni di tipo matematico, una prima sommaria classificazione dei sistemi può essere: 
• sistemi naturali, artificiali o misti;
• sistemi fisici o astratti;
• sistemi aperti o chiusi.
I sistemi naturali, artificiali e misti vengono definiti tali facendo riferimento all’origine del sistema stesso. I sistemi naturali sono i sistemi esistenti in natura (pensiamo, ad esempio, al sistema solare). Anche per il corpo umano si utilizza il termine sistema inteso come insieme di componenti che, aggregati in modo opportuno, svolgono specifiche funzioni; si hanno per esempio il sistema digerente e il sistema circolatorio.
I sistemi artificiali sono i sistemi creati dall’uomo. Si citano come esempi nel settore elettrico il sistema partitore e il sistema computer. Ulteriori esempi di sistemi artificiali sono il sistema di regolazione della temperatura dell’acqua di una piscina e il sistema azienda. I sistemi misti sono sistemi naturali sui quali l’uomo è intervenuto. Si cita come esempio il caso di un sistema destinato alla produzione di energia elettrica che viene realizzato deviando un corso d’acqua. Un monitor e una tastiera presi come elementi a sé stanti non costituiscono un sistema; se vengono collegati in modo opportuno al modulo principale di un PC per svolgere le funzioni di unità periferiche si viene a formare il sistema computer con compiti e finalità specifiche dell’applicazione per il quale viene utilizzato.
I sistemi fisici e astratti vengono definiti tali facendo riferimento al metodo utilizzato per valutarne le loro caratteristiche. I sistemi fisici presentano delle caratteristiche che possono essere individuate utilizzando della strumentazione di tipo tradizionale. Il sistema di regolazione della temperatura dell’acqua di una piscina citato in precedenza è un sistema fisico in quanto per la misura si utilizzano termometri o sensori di temperatura. I sistemi astratti presentano delle caratteristiche che non possono essere individuate utilizzando strumenti intesi nel senso classico del termine. Un'azienda, ad esempio, è un sistema astratto in quanto le sue caratteristiche (come per esempio l’efficienza) possono essere definite ricorrendo a indagini di mercato.
I sistemi aperti e chiusi vengono definiti tali facendo riferimento all’influenza dell’ambiente circostante sul comportamento del sistema. Si definiscono sistemi aperti quei sistemi che sono in "comunicazione" con l’ambiente circostante del quale subiscono gli effetti. Si definiscono sistemi chiusi quei sistemi che non sono in comunicazione con l’ambiente circostante che pertanto non influenza il loro comportamento. In genere un sistema viene definito aperto o chiuso in relazione a un determinato elemento di riferimento. Per esempio il sistema per il condizionamento dell’aria di una stanza priva di finestre può essere considerato: • aperto se studiato rispetto alla temperatura esterna; • chiuso se studiato rispetto all’intensità luminosa che non ha influenza sul comportamento del sistema stesso. Il sistema di una rete elettrica può essere considerato: • aperto se il suo comportamento viene influenzato dalla temperatura ambientale; • chiuso in caso contrario. Il concetto di sistema chiuso in senso assoluto è puramente teorico in quanto non può esistere un sistema il cui comportamento non venga assolutamente influenzato dall’ambiente circostante.