Conversione analogico-digitale
A. Costantini | (la videolezione) Il mondo reale é analogico; per esempio la temperatura, il suono , la quantità di luce sono grandezze analogiche perché variano
con continuità nel tempo ed assumono infiniti valori, cioè una grandezza fisica analogica quale la
temperatura, non passa da 15°C a 18°C senza passare, anche per un solo istante tra tutti gli infiniti
valori intermedi ( 15,0000001 °C, 15,0000002 °C, ecc…).
Del resto noi parliamo in modo analogico ed ascoltiamo in modo analogico.
Ma il computer, e tutti i sistemi elettronici moderni sono in grado di comprendere soltanto il linguaggio binario digitale, composto da due soli elementi: zero e uno. In termini elettronici, assenza di tensione (0 Volts) o presenza di tensione (5 Volts). Quindi ogni qualvolta vogliamo rilevare con sensori, tutto ciò che ci sta attorno e vogliamo farlo elaborare da un dispositivo elettronico (un computer, un termostato domestico, uno smartphone, una televisione….) dobbiamo convertirlo in un "linguaggio" che i sistemi elettronici siano in grado di comprendere. Questi dispositivi sono detti convertitori analogico-digitale. Viceversa, quando vogliamo noi interfacciarci ad un sistema elettronico, sarà necessaria la funzione inversa, una conversione digitale-analogico. Un semplice esempio: quando parliamo al telefono, la nostra voce (analogica) viene captata da un microfono (sensore analogico), il segnale generato dal microfono viene trasformato in digitale da un convertitore A/D, così, il "computer" presente nello smartphone può elaborarlo ed inviarlo al nostro interlocutore. Sul telefono del nostro interlocutore, arriveranno dati digitali che il computer del suo smartphone elaborerà e trasformerà in analogico per mezzo di un convertitore digitale –analogico. Il segnale così riconvertito potrà essere ascoltato per mezzo dell’altoparlante.
Ma il computer, e tutti i sistemi elettronici moderni sono in grado di comprendere soltanto il linguaggio binario digitale, composto da due soli elementi: zero e uno. In termini elettronici, assenza di tensione (0 Volts) o presenza di tensione (5 Volts). Quindi ogni qualvolta vogliamo rilevare con sensori, tutto ciò che ci sta attorno e vogliamo farlo elaborare da un dispositivo elettronico (un computer, un termostato domestico, uno smartphone, una televisione….) dobbiamo convertirlo in un "linguaggio" che i sistemi elettronici siano in grado di comprendere. Questi dispositivi sono detti convertitori analogico-digitale. Viceversa, quando vogliamo noi interfacciarci ad un sistema elettronico, sarà necessaria la funzione inversa, una conversione digitale-analogico. Un semplice esempio: quando parliamo al telefono, la nostra voce (analogica) viene captata da un microfono (sensore analogico), il segnale generato dal microfono viene trasformato in digitale da un convertitore A/D, così, il "computer" presente nello smartphone può elaborarlo ed inviarlo al nostro interlocutore. Sul telefono del nostro interlocutore, arriveranno dati digitali che il computer del suo smartphone elaborerà e trasformerà in analogico per mezzo di un convertitore digitale –analogico. Il segnale così riconvertito potrà essere ascoltato per mezzo dell’altoparlante.