Il condensatore
Le due armature possono essere costituite da qualsiasi materiale conduttivo (alluminio, rame, oro, argento, etc.) e per aumentare la capacità elettrica del componente esse devono essere il più vicino possibile tra loro, ma senza mai venire a contatto, pena un violento cortocircuito. Il dielettrico deve essere composto, invece, da materiale isolante come, ad esempio, l'aria, il vetro, la ceramica, la plastica e la carta. L'importante è che venga interrotto il flusso normale della corrente elettrica e che gli elettroni non transitino in modo diretto. La Figura 1 illustra alcuni simboli rappresentanti il condensatore.
Se non vi è a disposizione abbastanza spazio per utilizzare delle grandi armature (tramite le quali si aumenterebbe pure la capacità), si possono collegare, tra loro, più condensatori in parallelo. In questa configurazione i terminali di un ramo sono collegati tutti tra loro, così come anche i terminali del ramo opposto. In tale caso, si ottiene un unico condensatore con capacità pari alla somma dei valori dei singoli componenti. Come qualsiasi grandezza elettronica ed elettrica, anche la capacità di un condensatore piano può essere praticamente calcolata attraverso una formula matematica, proposta in Figura 2, che tiene conto di alcuni fattori fisici e geometrici del componente:
In tale formula, intervengono alcuni parametri oggettivi:
- C: capacità del condensatore espressa in Farad;
- ε: permettività assoluta del dielettrico;
- A: area dell'armatura, espressa in metri quadrati;
- d: spessore del dielettrico, espresso in metri.
La permettività assoluta (ε) è data dalla formula:
ε=8,85 × 10-12 × εr
dove εr è la permettività relativa del materiale costituente il dielettrico.