Le memorie a semiconduttore

A. Costantini | (la videolezione) Le memorie a semiconduttore sono dispositivi elettronici costituiti da un insieme di locazioni, ciascuna delle quali è in grado di immagazzinare un informazione di diversi bit, (8 bit, ad esempio). Questo insieme di locazioni è dotato di apposite linee di comunicazione che permettono di accedere al singolo dato. Le memorie possono essere classificate sotto diversi punti di vista. Ad esempio esse possono venire identificate a livello di sistema a seconda del tipo di accesso che consentono. Si parla allora di memorie ad accesso sequenziale o di memorie ad accesso diretto (dette spesso in modo improprio ad accesso casuale). Nel primo caso i dati vengono accodati l'uno rispetto all'altro in fase di scrittura, mentre in fase di lettura l'organizzazione della memoria è tale che il primo dato leggibile sia quello che è stato scritto per primo (in questo caso si parla di memorie first in first out o FIFO). Oppure può avvenire che il primo dato leggibile sia l ultimo scritto e in tal caso si parla di organizzazione a pila (o a stack). Vi possono essere poi ancora altre organizzazioni, ma, comunque sia, nelle memorie ad accesso sequenziale per recuperare un dato e necessario scorrere tutti i dati che in fase di lettura precedono quello voluto.
Molto spesso tuttavia risulta necessario poter accedere direttamente ad un particolare dato; tale
operazione è appunto possibile nelle memorie ad accesso diretto, nelle quali attraverso un indirizzo si può direttamente individuare l'informazione desiderata. Nelle memorie ad accesso sequenziale l'indirizzo non è necessario, o meglio è implicito.
E opportuno tuttavia notare che esistono metodi di accesso più complessi di quelli citati. Ad
esempio esistono le memorie ad accesso multiplo (il più delle volte doppio), in cui esistono più
canali di accesso in modo da renderle disponibili a più processi contemporaneamente, rendendo la memoria una risorsa condivisa.
Rimanendo nell'ambito delle memorie ad accesso casuale una prima grande suddivisione è quella che divide le memorie in quelle di lettura e scrittura (RAM random access memory) e in quelle a prevalente lettura (ROM read only memory). Nelle prime un dato può essere scritto e letto in qualsiasi locazione, con un tempo di accesso che è praticamente lo stesso sia che l'operazione sia di scrittura che quando l'operazione è di lettura. Nelle seconde l'operazione normale è solo quella di lettura poiché quella di scrittura o non è permessa o richiede un tempo molto più lungo che non quella di lettura. Un vantaggio delle ROM tuttavia risiede nel fatto che l'informazione si conserva anche quando l'alimentazione viene a mancare, a differenza delle RAM in cui l'informazione viene persa. Per tale motivo le RAM vengono anche chiamate memorie volatili e le ROM memorie non volatili.