L'Internet delle cose

A. Costantini | Internet of Things (IoT) è una rete di oggetti (chiamati "cose"), equipaggiati con schede elettroniche, software e sensori, che raccolgono e scambiano dati via Internet. L'obiettivo dell'IoT è quello di estendere la connettività Internet da dispositivi standard come computer, dispositivi mobili, tablet a dispositivi relativamente stupidi come un tostapane o un frigorifero. ‎L'IoT rende praticamente tutto "intelligente", migliorando aspetti della nostra vita con la potenza dei dati, dell’intelligenza artificiale (AI) e delle reti. La cosa nell'IoT può anche essere una persona con un impianto di monitoraggio del diabete, un animale con dispositivi di tracciamento, ecc. I sensori sono i componenti chiave della tecnologia, perché consentono di raccogliere dati in tempo reale dall'ambiente circostante. I dati vengono poi inviati ad un’infrastruttura cloud, attraverso uno dei mezzi di comunicazione wireless oggi disponibili: reti mobili o satellitari, Wi-Fi, Bleutooth, ecc. Una volta su cloud, un software elabora i dati raccolti. L’elaborazione può essere molto semplice, come nel monitoraggio della temperatura, oppure molto complessa, come nell’identificazione di oggetti nella cosiddetta visione artificiale.‎Le informazioni sul cloud sono rese disponibili agli utenti finali mediante allarmi sui loro telefoni o inviando loro notifiche tramite e-mail o messaggi di testo. A volte l’utente potrebbe aver bisogno di controllare attivamente il proprio sistema IoT. Ad esempio, potrebbe avere una telecamera installata nella sua casa e voler accedere alla registrazione video e a tutti i feed.‎ Non sempre si tratta di una comunicazione unidirezionale. A seconda dell'applicazione e della complessità del sistema, l'utente può anche essere in grado di eseguire un'azione.‎ ‎Ad esempio, se un utente rileva eventuali cambiamenti nella temperatura di casa, con l'aiuto del suo smartphone, potrebbe essere in grado di regolare la temperatura del suo condizionatore. ‎Le soluzioni IoT sono ampiamente utilizzate in moltissimi settori. Si va dai semplici termostati intelligenti, alle automobili connesse che consentono alle aziende di gestire automaticamente assicurazioni, parcheggi e fatturazioni. Dai semplici tracker di attività fisica, a complessi monitoraggi di pazienti a distanza, in ambito medico. Dal condizionatore connesso, alle più sofisticate applicazioni di domotica (la “casa intelligente”). Fino ad arrivare alle città intelligenti (smart city), con la gestione automatica del traffico, dei rifiuti o dei livelli di inquinamento. Come in tutte le nuove tecnologie, esistono ovviamente numerosi vantaggi ma anche qualche aspetto negativo. Ricordiamone alcuni. L’IoT aiuta molto a migliorare le tecnologie. Ad esempio, un produttore è in grado di raccogliere dati da vari sensori per auto ed analizzarli per migliorarne il progetto.‎Le informazioni in tempo reale dell’IOT portano al miglioramento dei processi decisionali e alla gestione efficace delle risorse, con ovvia riduzione degli sprechi. Ad esempio, se un produttore rileva un problema in più motori di automobili, può tenere traccia del piano di produzione di tali motori e risolvere il problema.‎ Purtroppo l'utilizzo dell'IoT espone anche una notevole quantità di dati personali, in modo estremamente dettagliato senza la partecipazione attiva dell'utente, e questo crea evidenti problemi di privacy.‎ L'articolo su casertasera.it