Segnali numerici e modulazioni multilivello

Alessandro Bonafiglia | (la videolezione)   Un segnale sinusoidale è univocamente individuato da tre parametri: ampiezza, frequenza e fase. Si possono quindi avere tre tipi di modulazione: di ampiezza, di frequenza e di fase. Concettualmente non vi sono differenze con le modulazioni analogiche; la sola differenza è che qui il segnale modulante non è analogico ma digitale. Tutte le considerazioni valide per le modulazioni analogiche, quindi, possono essere riprese per le modulazioni digitali. Per certi versi, anzi, le modulazioni digitali possono essere considerate più semplici.
A parità di frequenza della portante si può raddoppiare la velocità di trasmissione raggruppando coppie di bit ed associando ciascuna di queste ad una fra quattro possibili ampiezze, fasi o frequenze della portante stessa. Se i livelli di ampiezza, fase o frequenza fossero otto, si triplicherebbe la velocità di trasmissione (rispetto al caso binario semplice). Questo procedimento non può però essere esteso all'infinito. Infatti, all'aumentare del numero dei livelli aumenta la probabilità, in ricezione, di commettere errori di interpretazione: l'ampiezza di ogni livello diminuisce e diviene sempre più confrontabile con il rumore. Se invece si vuole mantenere costante l'ampiezza di ogni livello, evidentemente, occorrerà aumentare l'ampiezza massima del segnale modulato e ciò comporta una crescita della potenza trasmessa
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