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La tecnologia MEMS

20/08/2025 17:06

Antonio Costantini

Automazione, Elettronica, semiconduttori, attuatori, digitali lsi, trasduttori,

La tecnologia MEMS

I Sistemi Micro-Elettro-Meccanici (MEMS) costituiscono una tecnologia che permette la realizzazione di dispositivi e strutture elettromeccaniche miniaturizzate

I Sistemi Micro-Elettro-Meccanici (MEMS) costituiscono una tecnologia di fabbricazione che permette la realizzazione di dispositivi e strutture meccaniche ed elettromeccaniche miniaturizzate attraverso processi di microfabbricazione derivati dall'industria dei semiconduttori. La dimensione caratteristica di questi dispositivi spazia dal sub-micron (inferiore a un millesimo di millimetro) fino ad alcuni millimetri, ponendoli molti ordini di grandezza al di sotto del diametro di un capello umano.

Il termine MEMS, predominante in Nord America, non è universale; in Europa si preferisce "Microsistemi" (MST), mentre in Giappone sono noti come "Micromacchine". Indipendentemente dalla nomenclatura, il criterio unificante è la presenza di elementi con una funzionalità meccanica intrinseca, che siano essi fissi (come canali, cavità o travi) o mobili (come ingranaggi, specchi o membrane).

I MEMS non sono semplicemente versioni in miniatura di macchine convenzionali; sono invece una nuova classe di dispositivi il cui comportamento è governato da leggi fisiche che, a scale così ridotte, divergono in modo significativo dalla nostra esperienza macroscopica. La loro fabbricazione avviene attraverso processi di microlavorazione – sia sottrattivi che additivi – come la fotolitografia, l'incisione umida e a secco, e la deposizione di vapori, rendendo impossibile una produzione meccanica tradizionale.

Il cuore funzionale dei MEMS sono i microsensori e microattuatori:

  1. I microsensori convertono un segnale meccanico, termico, chimico, magnetico o ottico proveniente dall'ambiente in un segnale elettrico. Esempi includono accelerometri per rilevare l'inclinazione, sensori di pressione per monitorare i fluidi, e giroscopi per misurare la velocità angolare.
  2. I microattuatori eseguono il processo inverso, trasformando un segnale elettrico in un'azione meccanica. Microvalvole che regolano flussi di gas, array di microspecchi che dirigono la luce nei proiettori DLP, e micropompe che gestiscono fluidi in laboratori su chip (LoC) ne sono esempi emblematici.

Sorprendentemente, questi dispositivi microlavorati spesso superano in prestazioni i loro equivalenti macroscopici. Un trasduttore di pressione MEMS, ad esempio, offre generalmente maggiore precisione, risoluzione e affidabilità di un sensore realizzato con tecniche di lavorazione meccanica di precisione.

 

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Un ingranaggio e una catena MEMS

 

Il vero potenziale dei MEMS si realizza pienamente con l'integrazione. La visione ultima è quella di un "sistema completo su un chip" (System-on-Chip, SoC), dove microsensori, microattuatori, circuiti di elaborazione del segnale e, potenzialmente, componenti fotonici o nanotecnologici, coesistono su un unico substrato di silicio.

Questa integrazione può essere:

  • Monolitica: Dove tutti gli elementi sono fabbricati sullo stesso wafer.
  • Ibrida: Dove i componenti MEMS e IC sono prodotti separatamente e poi assemblati in un unico package.

L'integrazione diretta si è rivelata estremamente complessa, spingendo molti produttori verso soluzioni ibride per prodotti commercialmente validi. Tuttavia, la tendenza è verso una sempre maggiore integrazione monolitica.

Il vantaggio economico fondamentale dei MEMS risiede nel batch processing (lavorazione in lotti). Centinaia o migliaia di dispositivi vengono fabbricati simultaneamente su un unico wafer di silicio, proprio come avviene per i circuiti integrati. Questo metodo abbatte drasticamente il costo per dispositivo, rendendo economicamente fattibile la produzione di massa di sistemi meccanici estremamente complessi e performanti.

Quella dei MEMS è una tecnologia abilitante per innumerevoli settori. La loro pervasività è spesso invisibile ma critica:

  • Automotive: Sono stati il volano iniziale per i MEMS. Sensori MEMS per airbag hanno soppiantato universalmente i meccanismi a sfera metallica a partire dagli anni '90. Oggi, giroscopi e accelerometri MEMS sono fondamentali per i sistemi di controllo elettronico della stabilità (ESC) e antislittamento.
  • Elettronica di Consumo: Ogni smartphone contiene una molteplicità di MEMS: accelerometri per l'orientamento dello schermo, giroscopi per il gaming, magnetometri per la bussola, microfoni per l'audio, e oscillatori per la temporizzazione. I proiettori DLP® di Texas Instruments, basati su un array di microspecchi (DMD), sono un altro esempio di successo.
  • Industria e Biomedica: Testine di stampa a getto d'inchiostro utilizzano attuatori piezoelettrici MEMS per il deposito "Drop-on-Demand" dell'inchiostro. Nel biomedicale, i MEMS abilitano sensori di pressione invasivi, micropompe per somministrazione di farmaci e biosensori lab-on-a-chip.
  • Comunicazioni Ottiche: Microspecchi e interruttori ottici MEMS sono cruciali per instradare i segnali nelle reti a fibre ottiche.

Il mercato globale dei MEMS continua a crescere a un ritmo sostenuto. Già nel 2012, Yole Développement prevedeva un mercato da 21 miliardi di dollari entro il 2017, una previsione che è stata ampiamente superata, testimoniando la continua espansione e innovazione in questo campo.

 

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Un micromotore azionato elettrostaticamente 

 

Progettare un dispositivo MEMS richiede un cambio di paradigma mentale. Le leggi di scalabilità governano il comportamento dei sistemi miniaturizzati. Il fattore di scala S (dove S < 1 per la miniaturizzazione) influenza le forze in gioco in modo non uniforme:

  • Forza di gravità: scala con S⁴ (diventa trascurabile).
  • Forze elettrostatiche e di pressione: scala con .
  • Forza di tensione superficiale: scala con  (diventa dominante).

Questo spiega perché un insetto può camminare sull'acqua (tensione superficiale dominante) e perché i microingranaggi siano soggetti a fenomeni di adesione piuttosto che ad usura meccanica.

La modellazione di questi sistemi complessi avviene spesso tramite la scomposizione in sottosistemi (meccanico, elettrico, termico, fluido-dinamico) e l'uso di tecniche di modellazione a elementi concentrati o a diagrammi a blocchi, per poi approdare a sofisticati strumenti di simulazione multi-dominio (come FEM).

Il packaging dei MEMS è forse la sfida più grande e costosa, che può rappresentare oltre il 50% del costo totale del dispositivo. A differenza di un circuito integrato, che deve essere semplicemente protetto dall'ambiente, un MEMS spesso deve interagire con esso. Un sensore di pressione ha bisogno di un diaframma a contatto con il fluido da misurare, un microfono deve far arrivare il suono, un giroscopio deve essere protetto da shock meccanici ma libero di vibrare.

Non esiste un package standard; ogni dispositivo richiede una soluzione su misura. Tecnologie avanzate come il Wafer-Level Packaging (WLP) e le Through-Silicon Vias (TSV) stanno emergendo per ridurre le dimensioni, migliorare le prestazioni e contenere i costi, permettendo di creare package ermetici a livello di wafer prima del singolo taglio.

In definitiva i MEMS hanno smesso di essere una tecnologia futuristica per diventare una componente indispensabile della moderna industria tecnologica. La loro capacità di conferire "sensi" e "azioni" ai sistemi elettronici sta guidando lo sviluppo dell'Internet of Things (IoT), dei sistemi autonomi, della robotica avanzata e dell'healthcare personalizzato.

La tendenza futura è verso un'integrazione sempre più stretta ed eterogenea (MEMS, elettronica, fotonica, nanomateriali), verso la sensor fusion (l'integrazione di dati provenienti da molteplici sensori per ottenere informazioni più accurate e contestuali) e verso livelli senza precedenti di miniaturizzazione e prestazioni. I MEMS non sono solo una tecnologia; sono una piattaforma abilitante che continuerà a ridefinire i limiti del possibile nel mondo microscopico che ci circonda.