L'intelligenza artificiale

A. Costantini | Forse tutti noi abbiamo visto o usato almeno una volta Siri, l’assistente personale di Apple che aiuta a trovare informazioni, indicazioni, aggiunge eventi ai nostri calendari, ci aiuta a inviare messaggi ecc. Siri apprende automaticamente sulla base delle interazioni con noi e questo le permette di prevedere e comprendere le nostre domande e di diventare sempre più “intelligente”. Con i suoi algoritmi sempre più elaborati, Amazon è diventata acutamente intelligente nel prevedere esattamente ciò che ci interessa acquistare in base al nostro comportamento online. In linea di principio, l’azienda potrebbe spedirci i prodotti prima ancora che ci rendiamo conto di averne bisogno. Con l’assistente Alexa, ancora di Amazon, la nostra casa è diventata più intelligente. La sua straordinaria capacità di decifrare il parlato da qualsiasi punto della stanza lo ha reso un prodotto rivoluzionario in tutti i sensi. Netflix fornisce una tecnologia predittiva estremamente accurata basata sulle reazioni degli utenti. La tecnologia analizza miliardi di informazioni per suggerirci le serie TV o i film che potrebbero piacerci sulla base delle precedenti reazioni, come per esempio skippare o smettere di guardare una serie in un determinato momento. Gli esempi fatti si riferiscono al cosiddetto apprendimento automatico, un settore dell'intelligenza artificiale che rappresenta la stragrande maggioranza delle applicazioni che abbiamo conosciuto negli ultimi anni. Ma cosa si intende esattamente per apprendimento automatico e per intelligenza artificiale?‎ Per dirla semplicemente, l’intelligenza artificiale (AI) si riferisce a sistemi che imitano l'intelligenza umana per eseguire compiti e migliorare se stessi in base alle informazioni che elaborano. Oggi, quando parliamo di intelligenza artificiale, generalmente parliamo di sistemi di apprendimento automatico: ovvero sistemi informatici che imparano ad eseguire un compito piuttosto che essere programmati per farlo.  ‎Per imparare, questi sistemi elaborano enormi quantità di dati, che poi usano per imparare a svolgere il compito specifico, come la comprensione del parlato o la didascalia di una fotografia. Ovviamente la qualità e le dimensioni di questo insieme di dati sono importanti per la costruzione di un sistema in grado di svolgere con precisione il compito designato. A differenza degli esseri umani, questi sistemi possono solo imparare  o essere “addestrati” a svolgere compiti ben definiti, motivo per cui sono chiamati “IA ristretta”. ‎L'intelligenza artificiale generale, invece, è molto diversa ed è il tipo di intelletto adattabile che si trova negli esseri umani, una forma flessibile di intelligenza in grado di imparare a svolgere compiti molto diversi, qualsiasi cosa, dal taglio dei capelli alla costruzione di fogli di calcolo o al ragionamento su un'ampia varietà di argomenti in base alla sua esperienza accumulata. ‎‎Questo è il tipo di intelligenza artificiale più comunemente visto nei film, del calibro di HAL in  2001 Odissea nello spazio di Kubrick o Skynet in Terminator, ma che oggi non esiste e gli esperti sono ferocemente divisi su quanto presto diventerà una realtà. L'articolo su casertasera.it